La qualità inizia dalla raccolta differenziata
La resistenza della plastica alla degradazione rappresenta uno dei problemi principali per il settore del compostaggio.
Unire imballaggi o manufatti di plastica convenzionale agli scarti organici significa andare incontro a interventi di raffinazione della Frazione Organica, come la deplastificazione e la vagliatura, che incidono fortemente sui costi di gestione del riciclo e della produzione di compost.
Per ovviare a questo problema, è necessario eliminare la plastica sostituendola con la bioplastica, che può essere recuperata attraverso il compostaggio industriale e permette di ottenere ammendanti compostati di alta qualità.
Effettuare una raccolta differenziata corretta delle bioplastiche è sicuramente un buon punto di partenza, ma purtroppo non basta!
Mentre da un lato la certificazione “Compostabile CIC” è garanzia della compostabilità fisica del prodotto, è importante tener presente che dall’altro lato il CIC non può garantire l’effettivo ritiro dei prodotti da parte di tutti gli impianti associati. Ogni impianto è infatti libero di ritirare i rifiuti seguendo le proprie autorizzazioni e capacità di trattamento e questo in alcuni casi può significare che l’impianto non possa ritirare tutte le tipologie di prodotti certificati compostabili.
Quindi si consiglia ai consumatori di consultare il proprio Comune o Gestore per verificare le corrette modalità di conferimento dei materiali ai circuiti di raccolta sul proprio territorio.
